Pierino: papà vuoi che ti legga i buoni propositi per quest’anno scolastico?
Papà: fanno parte dei compiti che ti ha dato la maestra?
Pierino: sì
Papà: mi meraviglio che tu li abbia già fatti. Avanti leggi, mi voglio proprio divertire
Pierino:
- Numero 1 fare i compiti per tempo e non ridurmi sempre all’ultimo momento
- Numero 2 non fare scherzi alle maestre e ai compagni di classe
- Numero 3 fare merenda con cibi sani, nutrienti e possibilmente biologici
- Numero 4 non chiacchierare con i compagni e non dormire durante le lezioni
- Numero 5 fare la cartella alla sera e non alla mattina cercando di non dimenticarmi i libri e i quaderni
Papà: bravo, mi sembra il trionfo del bravo alunno, sei proprio convinto?
Pierino: questi sono i propositi che leggerò alla maestra, ma ho un’altra lista, che mi piace di più
Papà: mi sembrava strano, avanti leggila, questa volta penso mi divertirò sul serio
Pierino:
- numero 1 inventare nuovi sistemi originali per copiare senza essere visti
- numero 2 falsificare la firma di papà ogni volta che porto a casa una nota
Papà: ne ero certo, tanto le maestre mi avvisano con un sms, credi di farci fessi tutti? Ce ne sono altri?
Pierino: certo
- numero 3 studiare scientificamente le tette delle maestre e stilare la classifica
- numero 4 fare regali stupidi alle compagne di classe (tipo lamette da barba)
- numero 5 finire il buco iniziato l’anno scorso per vedere il bagno delle maestre dal nostro
- numero 6 spacciare patatine e tutte le porcherie possibili ai compagni di classe
- numero 7 riempire di insetti il cassetto della cattedra
- numero 8 vestirmi da bimbo anche il giorno in cui ci si deve vestire da bimbe
Papà: così ti riconosco, mi ero quasi spaventato, spiega meglio la questione del giorno dei vestiti
Pierini: ai bimbi più grandi l’anno scorso hanno chiesto di venire un giorno vestiti da bimbe e alle bimbe vestite da bimbi e di provare a vedere come si stava, dicendo che in fondo possiamo scegliere se essere bimbi o bimbe
Papà: chi te l’ha detto?
Pierino: i miei amici più grandi
Papà: e loro l’hanno fatto?
Pierino: certo, altrimenti dovevano scrivere sulla lavagna cento volte un pensierino – non mi ricordo quale – e andare in campo di rieducazione per due settimane
Papà: e tu non ha paura del campo di rieducazione?
Pierino: no papà, ormai mi sono abituato, l’anno scorso ho passato più tempo nel campo di rieducazione che a scuola e in fin dei conti ho capito che basta dire sempre di sì e fare la faccia seria e dispiaciuta. Ho imparato perfino a dormire con gli occhi aperti, come nei cartoni animati. E poi … io non gioco con le bambole e non voglio mettermi la gonna e soprattutto ho il pisellino che le bimbe non hanno
Papà: quando hai fatto questa scoperta sensazionale?
Pierino: al mare quando giocavo con Anna
Papà: bene, le vacanze al mare servono a qualcosa. Ma non c’erano bimbe di nome Anna
Pierino: infatti si chiamava in modo strano con tante h e k e abbiamo deciso di chiamarla così